NAPOLINOTTE - 22 Febbraio 1995
CONTRADDIZIONI E FRENESIE NAPOLETANE
 
“Chiste so' nummeri!” il titolo dell' opera di Colomba Rosaria Andolfi, interpretata dalla Compagnia Teatrale “Il Guazzabuglio” per la regia di Maria Teresa Sisto. È il contrasto socio-culturale: tra la Napoli bene e la Napoli "male", il leit motiv che accomuna quasi tutti gli episodi della commedia di Colomba Rosaria Andolfi, rappresentata nello scorso fine settimana dalla Compagnia "Il Guazzabuglio" presso il "Mezzo Teatro" dei Colli Aminei. “Chiste so' nummeri!” - è questo il titolo dell'opera - rappresenta sicuramente la forma più autentica di teatro napoletano. Il pezzo non nasce da uno slancio creativo, ma da un'attenta e profonda osservazione delle contraddizioni del quotidiano partenopeo dove il divario tra ricchi e poveri, tra colti e ignoranti, tra belle alla moda e brulle demodè, rende impossibile qualsiasi forma di comunicazione, quasi a creare due realtà parallele senza punti di contatto. La differenza tra questi due mondi si evince anche dalle più piccole azioni. come può essere l'attesa del pullman alla fermata dell'Atan: mentre la donna popolana, la cui situazione è aggravata dall'avere una figlia handicappata attende un' ora per poi introdursi a fatica in un autobus che si lascia immaginare pieno all'inverosimile, la signorina di via Petrarca comincia a spazientirsi dopo appena cinque minuti per poi decidersi a chiamare un taxi, non tanto per la fretta di arrivare, ma, a quanto ci pare di capire dai suoi atteggiamenti nei confronti della signora d'altra estrazione, per non ritrovarsi a viaggiare con l'altra classe che detesta. L'ostentazione materialistica è chiara nello sketch della telefonata: il cellulare è per il protagonista più un bene spettacolare che non strumentale, dal momento che la chiamata che decide di fare, a pochi metri da una postazione telefonica pubblica, non ha alcun senso. né sotto il profilo economico, né sotto l'aspetto contenutistico. Carica di significato è anche la scena che si svolge in banca dove, la burocrazia non ha fatto i conti con l'ignoranza del pubblico, rappresentato dalla moglie di un pescivendolo, che non solo non sa cosa sia una distinta di versamento, ma vuole instaurare un rapporto di tipo personalistico col cassiere, cosi come ha fatto con l'usciere che risulta culturalmente a lei più vicino. La commedia di Colomba Rosaria Andolfi, diretta da Maria Teresa Sisto, è nell'insieme un piccolo capolavoro per l'attualità delle tematiche trattate, mentre gli attori hanno saputo dare all'intreccio quel ritmo stimolante che è esso stesso metafora della frenesia della vita moderna. Gli interpreti sono stati Maria Di Carmine, Giuliana Marande, Laura Pugliese, Patrizia Pugliese, Maria Teresa Sisto, Anna Vitale, Donatella Volpe, Paolo Battimiello, Roberto Lamparelli, Silvano Maffeo, Mimmo Manfredi, Alessandro Palma, Vittorio Perotti. Scenografia: Gianni Scotti. Luci: Nisco. Costumi&Trucco: M. Laura Balestra. Suoni: Donatella Volpe e Massimo Mercogliano. Organizzazione: Disco&Disco. (Domenico Raio)
   
NAPOLINOTTE - 20 Maggio 1995
MACCHIETTA E CABARET: CHE GUAZZABUGLIO
 
A Mezzo Teatro fino a domani una commedia comica di Colomba Rosaria Andolfi
NAPOLI (c.m.) – “Overo...chiste so' nummeri!”. Con un titolo che parla da solo, ritorna a “Mezzo Teatro” (Colli Aminei), la Compagnia il Guazzabuglio, una delle poche compagnie. che da anni, é fedele ad un discorso teatrale dove la denuncia sociale e la comicità riescono a conciliarsi in uno spazio interpretativo e narrativo assolutamente funzionale al progetto che la compagnia ha inteso perseguire dalle sue origini: indurre alla riflessione senza rinunciare all’arma, micidiale, se ben usata, della satira. E che riesce a vivere, nonostante le enormi difficoltà che le piccole compagnie incontrano quando non hanno santi in paradiso. “Overo...chiste so' nummeri!”, é un lavoro scritto da Colomba Rosaria Andolfi, con la regia di Maria Teresa Sisto, che affronta in chiave ironica le tante problematiche che ogni giorno si presentano nel ritmo convulso della realtà metropolitana. Ne viene fuori uno spettacolo nel quale gli interpreti propongono personaggi dalle più svariate tipologie. Si passa, perciò, dalla macchietta, in una forma riveduta e aggiornata, al cabaret, dal momento musicale inedito alla prosa rappresentata da atti unici che costituiscono il vero corpo dello spettacolo. Il cast è nutrito. 14 attori. Maria Di Carmine, Giuliana Marande, Laura Pugliese, Patrizia Pugliese, Maria Teresa Sisto, Anna Vitale, Donatella Volpe, Paolo Battimiello, Roberto Lamparelli, Silvano Maffeo, Mimmo Manfredi, Alessandro Palma, Vittorio Perotti. La scenografia è di Alessandro Scarfiglieri, musiche di Donatella Volpi, costumi di M. Laura Balestra, alla chitarra Massimo Mercogliano. La fotografia è di Adriano Pugliese. I testi delle canzoni inedite, sono di Colomba Rosaria Andolfi. Ieri, la prima, si replica stasera, sabato 20 maggio, alle ore 21, e domani alla stessa ora.